Da dove viene la mindfulness?
L’essenza delle pratiche della meditazione mindfulness sono universali e si possono ritrovare sotto varie forme in tutte le culture, compresa quella Europea e Cristiana. Basti pensare a San Francesco di Sales o a Sant’Ignazio di Loyola. E’ indubbio però che lo studio più incisivo di queste pratiche si ritrova all’interno della tradizione buddista e in particolare nello Zen dove sono state coltivate per oltre 2500 anni in ambiente sia monastico sia laico. Recentemente si sono diffuse in tutto il mondo. Ciò è dovuto in parte all’invasione cinese del Tibet e alle guerre nel sud-est asiatico che hanno costretto all’esilio molti monaci e maestri buddisti; in parte ai molti giovani occidentali che sono andati in Oriente ad imparare la meditazione; e in parte alla presenza in Occidente di numerosi maestri Zen e di altre tradizioni come Henepola Gunaratama, Sogyal Rempoche, Jiddu Krishanmurti, richiamati dal crescente interesse per la meditazione che si va manifestando in questa parte del mondo. [1]
A questa diffusione ha contribuito in maniera determinante il dr. Jon Kabat-Zinn che ha avuto il merito, alla fine degli anni 70, di ideare un metodo per la riduzione dello stress basato proprio sulla mindfulness, l’MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction).
